Veritas vos liberabit ? …….ma la menzogna
impera e i furbetti prosperano!
Nel
suo discorso a Lampedusa Papa Francesco ha detto “ti chiediamo perdono
per coloro che con le loro decisioni a livello mondiale hanno creato situazioni
che conducono a questi drammi”.
Con
queste indovinate parole il Papa condanna il sistema delle multinazionali al
quale fa molto comodo che gli Africani vengano qui invece di lottare per i loro
diritti nei Paesi di origine. Un esempio su tutti, la Nigeria è uno dei
maggiori produttori di "oro nero".La Shell estrae in Nigeria sin dal
1958, ma nel paese africano la ricchezza non è condivisa. L'Africa deve restare
in mano a pochi che facciano da intermediari tra le multinazionali e gli
schiavi per continuare il gioco di sempre. E quindi anche la fame nel mondo, a
quanto pare, diventa un bel business per i “funzionari della cooperazione .
Vogliamo
allora parlare di un organismo internazionale, che ha sede proprio in Italia,
come la FAO che tutti conosciamo? La Fao denuncia che il mondo è alla
fame, che la crisi è gravissima, che altri milioni di persone si stanno
sommando ai milioni che già oggi muoiono per mancanza di sostentamenti. E’
tutto vero, ma la Fao cosa fa? Spenderà 784 milioni di dollari per
affrontare il problema nei prossimi due anni. Cioè un milione di
dollari al giorno. In che modo li spenderà? Ed ecco sbucare una bruciante
realtà: una commissione di economisti, ha accertato che almeno la metà di
questi soldi, un milione di dollari ogni due giorni, è spesa per mantenere la
struttura burocratica. “In molti uffici – dice la commissione – i costi
amministrativi sono superiori ai costi del programma”. In un articolo di
Emanuela Fontana, ci spiega che la parola food, cibo, compare solo tre volte
nel bilancio, per un totale di 90 milioni di euro su quasi ottocento. Duecento
milioni di euro se ne vanno solo per le spese necessarie a “riunire” i
dipendenti.
Alcuni
esempi:
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Un archivista di basso livello (P1) guadagna come il manager di una media
azienda.
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I lavori di ristrutturazione nelle sedi FAO sono continui. Rifacimento
intonaci, bagni, pavimenti, mense, negozi, sale conferenza, adattamento degli
impianti elettrici, modernizzazione degli strumenti informatica e video. Tutto
è in perenne rinnovamento e vai a vedere chi si aggiudica gli appalti…
.
Per i delegati dei Paesi poveri, il Food Summit nella città eterna è una
vacanza pagata nei migliori Hotel della capitale.
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In virtù dei passaporti diplomatici i dipendenti FAO possono acquistare le auto
più prestigiose dai concessionari romani col 40% di sconto. Sono immuni dalle
multe e godono di un regime esent-iva anche su arredi e beni di consumo.
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Ai figli dei dipendenti l’agenzia paga collegi per super-ricchi da 12.000 euro
l’anno, a un passo dal Colosseo. Ad esempio sulle rette di frequenza del St.
Stephen’s di via Aventina, mamma FAO rimborsava il 75% della retta. La
Fao, per dirla con le parole del presidente del Senegal Abdoulaya Wade, deve
chiudere. Per il semplice motivo che la Fao è uno scandalo, uno degli esempi
del come non si deve fare cooperazione.
Detto ciò noi abbiamo capito che di tanti soldi
sperperati per aiutare i poveri del mondo, alla cooperazione sul campo restano
le briciole.
In
un altro aspetto del discorso di papa Bergoglio molto apprezzato da chi ha
tutto l’interesse che tutto rimanga immutato:
Papa Francesco ha esortato “tutto il mondo ad avere il
coraggio di accogliere coloro che cercano una vita migliore “ (Sante Parole)
E
così di ricerca in ricerca, leggendo articoli di svariati giornali, vado a
scoprire che, in piena crisi economica,di tagli e politiche lacrime e sangue
per gli italiani, il bel paese ha regalato nel 2011 la somma 117,4 milioni di
dollari all’Onu. Cifra pari al 4,9% del totale (siamo il sesto contribuente su
193 paesi e quarti tra i Paesi europei). Non ho trovato i dati del 2012 e del
2013 perché sul sito della Farnesina mancano (guarda che strano) gli
aggiornamenti. (” ma basta là cara Bonino”). Finanziare l’Onu per aiutare
i “migranti” sarebbe anche giusto ma si scopre che nel solo nel 2008 l’Onu ha
impiegato $ 600.000.000 (seicentomilioni di dollari) in operazioni rivelatesi
fraudolente o truffe finanziarie. Basti solo pensare che il figlio dell’ex
segretario Kofi Annan, Kojo,( di nome e di fatto) era sul libro paga delle
società che lui e suo padre avrebbero dovuto controllare nell’ambito del
programma iracheno Oil for Food e sono diventati miliardari grazie ad una delle
più colossali truffe della storia. La corruzione sembra essere la
caratteristica principale di questa organizzazione sovranazionale con
un’importante differenza rispetto alla mafia, cinese, italiana, russa e
colombiana. I funzionari dell’Onu hanno l’immunità internazionale.
Questa,
e peggio ancora, è l’Organizzazione della Nazioni Unite e mi fermo qui, sapendo
che è solo una minimissima parte della realtà in cui nostro malgrado siamo costretti
a vivere, sperando che Papa Francesco possa scuotere anche le più granitiche
coscienze, le quali spesso decidono il futuro, la qualità, la dignità della
nostra vita a livello i mondiale e piamente ascoltano e condividono???le sue
esortazioni.
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