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giovedì 26 agosto 2010



Dopo circa quindici anni ho rincontrato un mio carissimo amico.
Come spesso accade il lavoro, la famiglia e le mille cose della vita avevano contribuito ad allontanarci, finendo   così per sentirci telefonicamente solo quando l’uno o l’altro sentiva il bisogno di comunicare o informarsi se “tutto andava bene”.
Ma il rincontrarsi e vedersi di persona, mostra inevitabilmente alcuni “testimoni implacabili” del tempo che è passato, capelli brizzolati, rughe e pancetta.
Ma una cosa non è mutata minimamente nel mio amico “ Il suo sorriso”; sorriso capace a volte di spiazzarti, capace a volte di rifonderti coraggio e buonumore, capace di farti riflettere facendoti passare con estrema facilità dallo scherzo alla riflessione.  
Un sorriso sincero perché motivato dalle proprie convinzioni, reso credibile dalla coerenza di quanto detto e che concretamente, si è sempre vissuto nella quotidianità, anche quando le scelte si rivelavono difficili, impopolari e apparentemente incomprensibili, anche quando tutto sembrava darti torto, anche quando la cosiddetta buona sorte pareva si fosse messa in rotta di collisione.
Un sorriso che oggi come allora riesce a minimizzare i problemi facendoli apparire risolti o prossimi ad esserlo perché hanno perso tutta la carica di complessità di cui noi e solo noi li abbiamo caricati.  
Quel sorriso che oggi come allora sa prima scusare, capire, astenendosi da facili giudizi o conclusioni affrettate, cercando la motivazione dell’agire dell’altro, esprimendosi chiaramente come offerta incondizionata e concreta di aiuto.
Dopo avere esaurite le domande di rito sono inevitabilmente scivolato sul tema salute “ tu come stai” ? “bene a parte qualche acciacco e il mal di schiena che mi preoccupa di più quando non c’è che quando c’è, visto che è un mio fedele compagno da sempre”.
E subito ho ritrovato il mio amico, perché come io ho accennato alle sue “magagne” come i brutti frutti dell’età, lui mi ha subito prontamente corretto “ vedi se col passare del tempo dolori e dolorini di varia natura possono affliggerti basta prontamente pensare a cose che il passare del tempo ti ha regalato. Quando vedo mio figlio, la sua famiglia, i nipotini che crescendo sentono sempre più il bisogno dell’affetto del nonno, ringrazio il tempo che è passato perché ha permesso a questi meravigliosi frutti di rendere la mia vita ancora più felice".


E’ inevitabile: chi riesce a cogliere il lato positivo in ogni cosa, non può che gioire per ogni cosa che gli succede. 

1 commento:

  1. Sai che sta capitando anche a me di ritrovare dopo anni vecchi amici? Sarà .... l'età? Coraggio, lupo di mare!

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